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Messaggio  Avv. Cristina Zorzi Ven Ago 17, 2012 3:12 pm

Nei primi sei mesi del 2012, l'evasione fiscale in Italia ha avuto una crescita del 14,1%, con punte record nel nord dove ha raggiunto il 14,9%; in tal modo, l'Italia si è confermata al primo posto in Europa.
Le imposte sottratte all'erario sono nell'ordine dei 180.900.000.000,00 Euro annui conteggiando sia quelle dirette che indirette.
L'indagine è stata condotta attraverso l'elaborazione di una serie di dati ministeriali, delle banche centrali, degli istituti di statistica e delle Polizie tributarie dei singoli Stati europei. L'evasione fiscale dell'Italia è quasi il doppio di quella di Francia e Germania.

I primi sei posti vedono:
- Italia 21%;
- Grecia 20,8%;
- Romania 19,1%;
- Bulgaria 18,7%;
- Slovacchia17,2%;
- Cipro 17,1%.

A livello regionale il poco agognato premio ce lo hanno fatto conquistare:
- Lombardia 15,6%;
- Veneto 15,1%;
- Valle d'Aosta 14,2%;
- Lazio 13,9%;
- Liguria 13,5%;
- Piemonte 13,4%;
- Trentino 13,1%;
- Toscana 12,6%;
- Marche 11,9%;
- Puglia 10,8%;
- Sicilia 10,6%;
- Emilia Romagna 10,1%;
- Campania 8,2%;
- l'Umbria 7,1%.
Ma la Lombardia sembra tutt'altro che desiderosa di cedere il suo primato; infatti, nel primo semestre del 2012, il dato lombardo aumenta di circa il 15,9%.

Ma chi sono gli evasori in Italia? ...i commercialisti? ...i farmacisti? ...gli avvocati? ...i tassisti? ... i notai???
Secondo un indagine effettuata da "Krls Network of Business Ethics" i principali evasori sono gli industriali (32,7%) seguiti da bancari e assicurativi (32,2%), commercianti (10,8%), artigiani (9,4%), professionisti (7,5%) e lavoratori dipendenti (7,4%).

Cinque sono le aree di evasione fiscale analizzate: l'economia criminale, l'economia sommersa, l'evasione delle società di capitali, l'evasione delle big company e quella dei lavoratori autonomi e piccole imprese.

1. La prima è l'economia criminale realizzata dalle grandi organizzazioni italiane e straniere che, nel nord Italia è cresciuta del 18,7%. Si stima che il giro di affari non ''contabilizzati'' produca un'evasione d'imposta pari a 78.200.000.000,00 Euro l'anno.
2. La seconda riguarda il lavoro sommerso. L'esercito di lavoratori in nero si gonfia sempre di più ed composto da circa 2.900.000.000,00 di persone, molti dei quali cinesi o extracomunitari. In tale categoria sono stati ricompresi anche 850.000 lavoratori dipendenti che fanno il secondo o il terzo lavoro. Si stima un'evasione d'imposta pari a 34.300.000.000 Euro.
3. Nella terza area troviamo le società di capitali, escluse le grandi imprese. Dall'incrocio dei dati è emerso che il 78% circa delle società di capitali italiane dichiara redditi negativi o meno di 10.000,00 Euro annui o non versa le imposte. Molte di queste chiudono nel giro di 5 anni per evitare accertamenti fiscali o utilizzano ''teste di legno'' tra i soci o gli amministratori. In pratica su un totale di circa 800.000 societa' di capitali operative, il 78% non versa le imposte dovute. Si stima un'evasione fiscale attorno ai 22.400.000.000,00 Euro l'anno.
4. La quarta area è quella composta delle "big company". Una su tre ha chiuso il bilancio in perdita e non pagando le tasse. Inoltre il 94% delle "big company" abusano del ''transfer pricing'' per spostare costi e ricavi tra le societa' del gruppo trasferendo fittiziamente la tassazione nei paesi dove di fatto non vi sono controlli fiscali sottraendo al fisco italiano 37.800.000.000,00 Euro all'anno. Per il 2012, le 100 maggiori compagnie del paese hanno ridotto del 14,2% gli acconti d' imposta dovuti all'erario.
5. Infine c'è l'evasione dei lavoratori autonomi e delle piccole imprese dovuta alla mancata emissione di scontrini, di ricevute e di fatture fiscali che sottrae all'erario circa 8.200.000.000,00 Euro l'anno.
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