AGEVOLAZIONI FISCALI: DETRAZIONE DEL 55% ANCHE PER GLI IMMOBILI DICHIARATI INAGIBILI MA DOTATI DI IMPIANTO TERMICO
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AGEVOLAZIONI FISCALI: DETRAZIONE DEL 55% ANCHE PER GLI IMMOBILI DICHIARATI INAGIBILI MA DOTATI DI IMPIANTO TERMICO
Relativamente agli interventi di riqualificazione energetica, è possibile usufruire della detrazione del 55% (art.1, commi 20-24, della Legge 24 dicembre 2007, n.244), anche se l’immobile oggetto dell’intervento è dichiarato inagibile in seguito di eventi sismici, a condizione che sia dotato di un impianto termico, rispondente alle caratteristiche tecniche dettate dalla normativa di riferimento.
Così chiarisce con la Risoluzione Ministeriale n.215/ E del 12 agosto 2009 l’Agenzia delle Entrate, ribadisce inoltre che l’immobile oggetto dell’intervento può appartenere a qualsiasi categoria catastale, purché esistente. Questa è la condizione preliminare per ammettere al beneficio le spese sostenute per ogni tipologia di lavori: la nozione di edificio esistente è stata chiarita dalla C.M. 36/E/ 2007.
Il beneficio pertanto si applica ai fabbricati appartenenti ad ogni categoria catastale (compresi i fabbricati rurali), ma bisogna considerare che l’edificio si considera esistente se risulti iscritto in catasto, oppure qualora ne sia stata fatta richiesta di accatastamento, e se risulti effettuato il pagamento dell’ Ici, ove dovuta.
Il beneficio viene applicato anche se l’edificio sia classificato nella categoria F2 come unità collabente (cioé in parte o in tutto inabitabile), trattandosi comunque di edificio esistente. Secondo l’Agenzia delle Entrate, infatti, anche un fabbricato considerato collabente ed iscritto in catasto nella categoria F2 può essere considerato come edificio esistente, trattandosi di un manufatto già costruito e individuato catastalmente, seppure non suscettibile di produrre reddito.
Per ciascun intervento interventi di riqualificazione energetica, l’Agenzia delle Entrate ha precisato ancora che gli edifici devono essere dotati di un impianto termico già esistente per poter fruire della detrazione d’imposta. Per verificare se l’edificio è dotato o meno di un impianto termico, specifica ancora che, ai fini della verifica, bisogna fare riferimento alle disposizioni tecniche, riportate nell’allegato A, al punto 14, del D.Lgs.n.311 del 29.12.2006.
In conclusione, la detrazione del 55% dalle imposte sui redditi viene riconosciuta anche nel caso in cui il fabbricato, oggetto dell’ intervento di riqualificazione energetica, è classificato come unità collabente a seguito di un evento sismico, fermo restando la presenza di un sistema di riscaldamento, avente la qualifica di impianto termico, all’ interno del fabbricato oggetto dell’intervento.
Si precisa infine che rientrano nella categoria degli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento, mentre non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti, apparecchi per il riscaldamento localizzato ad energia radiante, scaldacqua unifamiliari; tali apparecchi, se fissi, sono assimilati agli impianti termici quando la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unità immobiliare è maggiore o uguale a 15 kW.
Così chiarisce con la Risoluzione Ministeriale n.215/ E del 12 agosto 2009 l’Agenzia delle Entrate, ribadisce inoltre che l’immobile oggetto dell’intervento può appartenere a qualsiasi categoria catastale, purché esistente. Questa è la condizione preliminare per ammettere al beneficio le spese sostenute per ogni tipologia di lavori: la nozione di edificio esistente è stata chiarita dalla C.M. 36/E/ 2007.
Il beneficio pertanto si applica ai fabbricati appartenenti ad ogni categoria catastale (compresi i fabbricati rurali), ma bisogna considerare che l’edificio si considera esistente se risulti iscritto in catasto, oppure qualora ne sia stata fatta richiesta di accatastamento, e se risulti effettuato il pagamento dell’ Ici, ove dovuta.
Il beneficio viene applicato anche se l’edificio sia classificato nella categoria F2 come unità collabente (cioé in parte o in tutto inabitabile), trattandosi comunque di edificio esistente. Secondo l’Agenzia delle Entrate, infatti, anche un fabbricato considerato collabente ed iscritto in catasto nella categoria F2 può essere considerato come edificio esistente, trattandosi di un manufatto già costruito e individuato catastalmente, seppure non suscettibile di produrre reddito.
Per ciascun intervento interventi di riqualificazione energetica, l’Agenzia delle Entrate ha precisato ancora che gli edifici devono essere dotati di un impianto termico già esistente per poter fruire della detrazione d’imposta. Per verificare se l’edificio è dotato o meno di un impianto termico, specifica ancora che, ai fini della verifica, bisogna fare riferimento alle disposizioni tecniche, riportate nell’allegato A, al punto 14, del D.Lgs.n.311 del 29.12.2006.
In conclusione, la detrazione del 55% dalle imposte sui redditi viene riconosciuta anche nel caso in cui il fabbricato, oggetto dell’ intervento di riqualificazione energetica, è classificato come unità collabente a seguito di un evento sismico, fermo restando la presenza di un sistema di riscaldamento, avente la qualifica di impianto termico, all’ interno del fabbricato oggetto dell’intervento.
Si precisa infine che rientrano nella categoria degli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento, mentre non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti, apparecchi per il riscaldamento localizzato ad energia radiante, scaldacqua unifamiliari; tali apparecchi, se fissi, sono assimilati agli impianti termici quando la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unità immobiliare è maggiore o uguale a 15 kW.
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